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Articolo del Mondo Reale
(scritto dal punto di vista del mondo reale)
File:Phase II Enterprise, aft.jpg

L' Enterprise dipinta da Ralph McQuarrie

Star Trek: Planet of the Titans (alternativamente chiamato Star Trek: Planet of Titans) sarebbe dovuto essere il primo film basato su Star Trek: The Original Series. Fu uno dei numerosi primi tentativi di riportare Star Trek dopo che la serie venne cancellata. Il film era in sviluppo dal 1976 al 1977 prima che il progetto venisse abbandonato.

Trama[]

Ambientato dopo la missione quinquennale, il film coinvolge la Flotta Stellare in concorrenza con le forze Klingon per reclamare il presunto pianeta dei mitici Titani, una specie tecnologicamente avanzata ritenuta estinta da tempo. Poiché il pianeta viene attratto da un buco nero, la USS Enterprise si trova ad affrontare i Cygnans, la razza aliena responsabile della scomparsa dei Titani. In definitiva, il capitano Kirk è costretto a mandare l' Enterprise dentro il buco nero per sconfiggere i Cygnans, una decisione che invia l'astronave e il suo equipaggio a ritroso nel tempo, migliaia di anni prima in orbita attorno alla Terra. Dopo aver donato il fuoco ai primitivi esseri umani della preistoria, Kirk e il suo equipaggio si rivelano essere i leggendari Titani. (The Making of Star Trek: The Motion Picture)

Storia[]

B-24-CLN

Modello di studio della USS Enterprise realizzato da Ken Adam e Ralph McQuarrie per Planet of the Titans; si vede nell'attracco spaziale terrestre di Star Trek III: Alla ricerca di Spock, e successivamente in "Il segreto di Spock - prima parte" nella veste del "B-24-CLN"

Il film doveva essere prodotto in Inghilterra, con Jerry Isenberg nel ruolo di produttore esecutivo. Ingaggiato per dirigere il film fu Philip Kaufman, noto per aver diretto film come L'invasione degli ultracorpi (con Leonard Nimoy), Uomini veri e L'insostenibile leggerezza dell'essere.

Ken Adam di James Bond venne assunto per la fama di essere designer di produzione cinematografica. Adam abbozzò la nuova nave stellare Enterprise, dotata di scafo secondario triangolare appiattito. L'artista Ralph McQuarrie, di Star Wars, venne ingaggiato per realizzare dei dipinti che mostravano le variazioni apportate da Adam per l' Enterprise, molte delle quali erano a fini speculativi, non sulla base dell'incompiuto script, come le immagini della nave spaziale che si avvicina ad un asteroide abitato. (The Art of Ralph McQuarrie)

Gli scrittori Britannici Chris Bryant e Allan Scott scrissero le prime quindici-venti pagine della trama, con previa accettazione della Paramount Pictures, lo trasformarono nella sceneggiatura, presentandola il 1 marzo 1977. Il mese successivo, lo script venne respinto dalla Paramount. Kaufman assunse il compito di scrivere la sceneggiatura, concentrandosi su Spock e un Klingon, desideroso che venisse interpretato dal leggendario attore giapponese Toshiro Mifune. Lo script di Kaufman non venne mai completato, poiché la Paramount decise di staccare la spina a maggio, poche settimane prima del rilascio di Guerre Stellari. Inizialmente previsto con un budget di 7,5 milioni di dollari, il film aveva un budget stimato di 10 milioni di dollari.

Planet of the Titans venne accantonato e mai rivisitato. Successivamente la Paramount propose una nuova serie televisiva chiamata Star Trek: Phase II, che alla fine diventò Star Trek: Il film.

Modelli[]

Diversi modelli di studio delle piccole Enterprise vennero creati nel corso della breve vita del progetto. Due di essi apparvero durante le produzioni: uno parzialmente visibile nell'attracco spaziale in Star Trek III: Alla ricerca di Spock, l'altro durante la battaglia di Wolf 359 in The Next Generation, anche se la loro presenza non è stata confermata. Uno dei modelli è presente come il B-24-CLN visto presso la rimessa per le eccedenze Z15 in TNG: "Il segreto di Spock - prima parte". Questi modelli sono spesso erroneamente riportati come l' Enterprise di Star Trek: Phase II.

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